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giovedì 11 giugno 2009

kaka-real

consola con Dzeko
di Andrea Bianchini
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Ormai è fatta: Kakà è ufficialmente un giocatore del Real Madrid. Nessun colpo di scena dell’ultima ora, anche se il brasiliano, rinviando la conferenza stampa di un paio d’ore, alle 2 di notte italiane, aveva lasciato ancora per un po’ tutti con il fiato sospeso: poco dopo la mezzanotte e mezza invece il sito delle merengues ha ufficializzato l’affare. E quello del Milan ha ringraziato «l’uomo e il grande campione per il contributo decisivo alle tante vittorie». Kakà ha firmato un contratto per i prossimi 6 anni, gli stessi che ha disputato al Milan. Nelle casse di via Turati andranno 68 milioni di euro, mentre nelle tasche dell’ex numero 22 rossonero finiranno 11 milioni netti all’anno, 3,5 in più dello stipendio garantitogli dal Milan. LE VISITE MEDICHE La macchina organizzativa madrilena - che in una settimana ha praticamente chiuso uno dei passaggi più onerosi della storia del calciomercato - anche ieri ha sistemato un ulteriore tassello nel complicato puzzle. Per non perdere altro tempo, Perez ieri ha spedito a Recife Juan Carlos Hernandez, capo del dipartimento medico del Real, per sottoporre il brasiliano alle visite mediche di rito, superate senza problemi.L’edizione online di Marca sostiene che Kakà è stato visitato per tre ore in una clinica di Recife da Juan Carlos Hernandez, direttore del settore medico del club castigliano. Marca riferisce anche di una conferma diffusa dalla federcalcio brasiliana: «La commissione tecnica della nazionale brasiliana ha accettato la richiesta di Kakà e della direzione del Real Madrid», recita una nota riportata dal quotidiano, «e ha permesso al giocatore di sottoporsi alle visite mediche rituali in una clinica di Recife». Ma per la presentazione ufficiale a Madrid, bisognerà attendere il 30 giugno, dopo la Confederations Cup, visto che la federazione verdeoro non ha concesso a Ricardo due giorni liberi prima del torneo in Sudafrica.OBIETTIVO DZEKO Il Milan ha deciso come reinvestire parte della somma incassata dalla cessione del brasiliano: l’obiettivo numero uno è il bosniaco Edin Dzeko, capocannoniere della Bundesliga con 26 gol in 33 partite. Dzeko, che ha già messo a segno anche 12 reti in 17 presenze con la maglia della propria nazionale, è la punta di peso che ancora manca nella rosa rossonera, tanto che ieri degli emissari rossoneri sono volati a Sarajevo per parlare con la famiglia del calciatore. L’attaccante ha un contratto che lo lega al Wolfsburg fino al 2011, ma tutto lascia intendere che per una cifra vicina ai 20-25 milioni di euro il passaggio possa concretizzarsi già nei prossimi giorni.Il bosniaco, poi, può contare su un estimatore di tutto rispetto come Ernesto Bronzetti. Il consulente di mercato che spesso ha aiutato i dirigenti del Milan nelle trattative più difficili, ritiene Dzeko «il centravanti giusto per completare la squadra di Leonardo: è perfetto per affiancare Pato - spiega - ha soli 23 anni e, grazie ai suoi 26 gol quest’anno, è diventato il miglior giocatore del campionato tedesco». L’esperto di calciomercato ha rivelato che Dzeko ha tanti ammiratori in Europa: «Lo corteggiano Valencia, Atletico Madrid, Marsiglia, Chelsea, Manchester City e Barcellona». E in caso di cessione di Ibrahimovic, anche l’Inter potrebbe entrare nella rosa dei pretendenti del bomber biancoverde. Ma con il blitz a Sarajevo di ieri, i rossoneri partono in pole position.

Gelmini

La gelmini , per il 99% degli studenti,è furi dal manubrio delle scuole italiane.

Italia4-NuovaZelanda

Iaquinta: «Italia, sono pronto»
PRETORIA (SUDAFRICA), 10 giugno - I campioni sono tornati. Riecco i vari Gilardino, Iaquinta e Pirlo, che si sono ripresi la scena nell'amichevole di ricognizione prima del via della Confederations Cup. La giovane Italia ha dovuto cedere loro il passo contro la Nuova Zelanda, battuta 4-3 grazie proprio alle doppiette dei due attaccanti e alle giocate del padrone del centrocampo azzurro. Stavolta Rossi, Santon e gli altri, ai quali Lippi si era nuovamente affidato in partenza, non hanno risposto bene come contro l'Irlanda del Nord. E nel secondo tempo, a parte Buffon, Cannavaro e De Rossi, in tribuna a smaltire qualche piccolo acciacco, ci sono voluti i campioni del mondo per raddrizzare un risultato che sarebbe stato storico. La prima volta tra Italia e Nuova Zelanda, d'altronde, non poteva finire con una vittoria dei neozelandesi. Questo non è il rugby... Anche se loro si sono presentati con la maglia stile All Blacks, mentre l'Italia era in bianco. MALE AMELIA E LA DIFESA - E in bianco sono andati certamente Amelia, Legrottaglie e Gamberini. Pessima soprattutto la partita del portiere, davvero disastroso. Ma ha girato un po' a vuoto anche Rossi, schierato come trequartista alle spalle di Gilardino in un attacco cui hanno dato il loro contributo invece Pepe e Quagliarella. Il primo lavorando su e giù sulla fascia destra, il secondo trasformandosi in uomo-assist per il centravanti della Fiorentina. È stato lui a riportare gli azzurri a galla sotto la pioggia di Pretoria, con gli ignoti Smeltz e Killen che hanno provato ad affondare l'Italia con due colpi di testa. Ma Gila, che si è candidato così a una maglia da titolare anche quando si comincerà a fare sul serio, ha replicato prima a uno e poi all'altro, arrivando a quota ventotto reti stagionali. Dodici quelle con la maglia della Nazionale. Il bianco. Il bene. Il nero invece, il male, si è visto in difesa. Ancora una volta. Perchè con questo Amelia non si poteva certo stare tranquilli: il portiere infatti, con la complicità di Gamberini, ha nuovamente pasticciato, regalando nel secondo tempo, pochi minuti dopo il 2-2 di Gilardino, un rigore alla Nuova Zelanda. Che ha fatto 3-2 dal dischetto ancora con Killen. SUPER IAQUINTA SALVA LA BARACCA - Un sogno. Infranto però da Iaquinta. Mandato in campo da Lippi (con diversi altri reduci di Berlino) e ispirato da Pirlo, l'attaccante della Juventus infatti ha pareggiato subito i conti. Poi non si è fatto scappare l'occasione di diventare il protagonista della sfida, firmando la rete del 4-3 dopo una corta respinta del portiere neozelandese. La zampata dei campioni. Lunedì l'esordio contro gli Stati Uniti nella Confederations Cup. L'Italia sarà di nuovo loro.VIDEO: Guarda il gol dell'1-0 di Smeltz VIDEO: Guarda il gol dell'1-1 di Gilardino VIDEO: Guarda il 2-1 di Killen VIDEO: Guarda il 2-2 di Gilardino VIDEO: Guarda il 3-2 di Killen su rigore VIDEO: Guarda il 3-3 di Iaquinta VIDEO: Guarda il 4-3 di Iaquinta









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Kakà al Real, ecco la conferenza stampa

brasile2-paraguay1

Brasile, 2-1 scacciapensieri
Pass mondiale prenotato
Contro il Paraguay la Seleçao va in svantaggio ma recupera e vince grazie a Robinho e Nilmar. Kakà brillante solo a risultato acquisito, decisivo il centrocampo con Silva e Melo. Lampi di Pato nel finale.
RECIFE (Brasile), 11 giugno 2009 - Stavolta niente magie di Kakà. Ma anche con un Ricky in versione terrestre la Selecao supera per 2 a 1 il Paraguay, conquistando virtualmente il visto per i prossimi mondiali in Sudafrica.


L'esultanza di Cabanas dopo l'1-0 Paraguay. Ansa
IN SALITA — Per la nazionale di Dunga, meno brillante del solito, non è stata una passeggiata. Anzi, all'inizio è stata tutta una gara in salita. Il Paraguay è passato in vantaggio al 25' grazie a una punizione dello scatenato Cabanas deviata involontariamente in rete da Elano. Un colpo da biliardo che ha lasciato immobile Julio Cesar. Il Brasile ha avuto il merito di non perdere la testa e di riordinare il proprio gioco offensivo. Fondamentale, ancora una volta, è stata la prestazione della coppia di centrocampo Gilberto Silva-Felipe Melo. Bravi entrambi a svolgere il doppio ruolo di registi e incontristi. Il gol del pareggio è arrivato in chiusura di primo tempo grazie a una spettacolare conclusione volante di Robinho. Pronto a raccogliere un cross di Dani Alves. Un gesto tecnico da "vero brasiliano".


Per Kakà, francobollato da Caceres, pochi lampi. Afp
FIDUCIA NILMAR — Al 5' del secondo tempo la Selecao ha chiuso la gara andando ancora una volta a segno con il giovane Nilmar (preferito in partenza a Pato). L'attaccante dell'Internacional di Porto Alegre ha controllato in area un lancio di Felipe Melo e ha battuto il portiere Justo Villar. Il miglior modo di ripagare la fiducia del cittì Dunga. Sul 2 a 1 è finalmente salito alla ribalta anche Kakà, autore di un paio di travolgenti discese non finalizzate a cause di una serie di interventi ruvidi dei difensori paraguaiani. Ma l'ex rossonero ha strappato applausi a scena aperta.

SFORTUNA PATO — Al 30' della ripresa è entrato in campo anche Pato, al posto di Nilmar. E il centravanti del Milan ha avuto la possibilità di andare subito a segno dopo un gran numero (tunnel e doppio dribbling) di Lucio sulla linea di fondo. Pato ha bruciato sul tempo tutti gli avversari ma la sua deviazione non ha inquadrato la porta.

ORA SUD AFRICA — La Selecao è partita nella notte con un volo charter alla volta del Sudafrica. Archiviata la pratica-mondiale ora inizia la sfida per la Confederations Cup. Gli azzurri di Lippi sono in paziente attesa.

dal nostro inviato Luca Calamai
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mercoledì 10 giugno 2009

Safari 4 è pronto

WWDC: Safari 4 è pronto, Apple aggiorna il suo browser web

Atteso insieme al sistema operativo Snow Leopard, a sorpresa Apple presenta Safari 4. Per Mac e Windows.

di Piersandro Guerrera

Presentato quasi per gioco come browser multipiattaforma, Safari è diventato gradualmente uno dei prodotti più interessanti del panorama web. Se da un lato si propone come alternativa ai browser più famosi comeInternet Explorer e Firefox, dall'altro il software per la navigazione in Internet di Apple vanta il supporto agli standard web più completo fino a oggi disponibile.

Durante il keynote di apertura della Worldwide Developers Conference di San Francisco, Apple ha presentato la versione definitiva di Safari 4, il browser che doveva diventare operativo con il lancio di Mac OS X 10.6 e che invece è già una realtà. Safari 4 è disponibile per Mac OS X Tiger e Leopard (10.4 e 10.5) eWindows (XP e Vista), vantando numerose modifiche, migliorie e funzionalità per supportare standard web sempre più evoluti e migliorare soprattutto fruibilità e prestazioni.

Prima novità per gli utenti Windows XP e Windows Vista è la completa integrazione del browser con il sistema operativo. Rispetto a Safari 3 e le varie beta di Safari 4, l'interfaccia della versione finale del browser non è quella tipica di una finestra di Mac OS Xtrasportata magicamente sul sistema operativo di Microsoft. Questa scelta oltre a rendere Safari 4 più leggero consente a un nuovo utilizzatore del browser di non doversi abituare a qualcosa di "diverso", mantenendo l'impostazione tipica di un normale software per Windows.

Ascoltando le richieste degli utenti in Safari 4 scompaiono le tab in stile Google Chrome, ovvero in cima alla finestra, a vantaggio di una più normale gestione dei "pannelli" poste sotto la barra dei siti preferiti.

La compatibilità con gli standard, come dicevamo, è praticamente perfetta. Il test Acid 3 viene infatti superato ottenendo un punteggio di 100 su 100, contro un Internet Explorer 8 che ottiene un misero 21 e un promettente Firefox 3.5 che raggiunge 95 punti.

Per sperimentare Safari 4 sul proprio computer è sufficiente collegarsi sul sito ufficiale di Apple o, se avete già Safari 3, eseguire l'applicazione Apple Software Update.

Commenti

Le elezioni

Nella mia provincia,lecce,alle elezioni ha vinto Miccoli Cosimo (detto Mino) con quasi 2.000 voti.
Anche se lo "odiano",in senso moderato,molte persone.

La coppa europea

la semifinale di champions league si è conclusa praticamenta come pensava quasi tutta l'Europa:
Man.united:1-chealse:1;barçà:1-bayer monaco:0.
Invece la finale (man.united-barcà) è finita 2-0 per il goal di eto'o (10°) e di messi (70°):
Ormai si può anzi si deve dire IL BARCELLONA CAMPIONE D'EUROPA:secondo il sangue di metallo (X Metal) il barçà sara presto campione del mondo vincendo la coppa intercontinentale.